Through the looking glass

ovvero alice nel paese delle meraviglie e attraverso lo specchio
fotografie di margherita cecchini/occhioquadrato

22 novembre 2009

20 novembre 2009

19 novembre 2009

Mostra Fotografica

Scarti Fotografici. Mostra Collettiva
26/11/09 > 29/11/09 - Bologna

http://www.arte.go.it/eventi/2009/e_3158.htm

Un'esposizione collettiva di sole donne, il cui senso è quello di restituire l'immagine dell'errore. Risemantizzare lo sbaglio, nell'accezione positiva del termine, in un momento storico, dove le immagini perfette, e l'alta definizione hanno preso piede sul significato ultimo della produzione di massa delle arti visive. Soltanto In pochi settori, prevalentemente di nicchia, rispetto a questa densificazione di forma, si intravede uno spiraglio di resistenza: nell'era digitale c'è chi continua a scattare in analogico, con le polaroid, o a sperimentare in Super8, ma rimangono fenomeni isolati, piccoli atolli nell'arcipelago della perfezione formale.
Oggi, chiunque possiede una reflex digitale, chiunque Ë in grado di scattare una buona fotografia, e i software a disposizione sono talmente tanti e di facile accessibilità che il ruolo stesso della fotografia Ë cambiato: non si fotografa per fondare ontologicamente il mondo, si fotografa per ripetere tautologicamente quello che il sistema propone.
Non siamo assolutamente contro questa democrazia dei saperi, ma si assiste, grazie a questo fenomeno, ad una tendenza quasi maniacale di riproduzione in serie della realt‡, come se ne esistesse solo una, pi˘ volte dettata dalle leggi di pagine mediatiche, in cui si stabilisce una tendenza a priori, e si vede un prolificare di gruppi tematici dove lo stesso scatto, la stessa inquadratura, lo stesso taglio, lo stesso contrasto, sono pubblicati mille volte da mille persone diverse.
E' proprio sul diverso che noi vogliamo insistere, sulla diversa percezione dello sbaglio, inteso come ricerca della qualità del significato piuttosto che della forma. Sovraesposizioni e sottoesposizioni sono ben accette, anzi vengono supportate, ben vengano tempi lunghi, controluce, tagli, fuori fuoco e annulliamo, per un attimo, la regola dei 3/3.
Guardiamo il risultato: che cos'à?
E' la sovversione di risultati che ossessivamente ci perseguitano, in internet, nelle mostre, nelle immagini belle ed insignificanti. Una sovversione di concetto, ristabilire un ordine secondo il quale giusto e sbagliato sono le facce della stessa medaglia, concettualmente, una proposta a rivedere e dare un significato allo sbaglio. Quello che presentiamo Ë il risultato di uno sbaglio fatto apposta per sbagliare, un work in progress verso un nuovo modo di leggere e restituire la realt‡ delle immagini.

Scarti Fotografici.
Mostra Collettiva

Artisti: Barbara Lei, Margherita Cecchini, Lucia Esposito, Guia Fulfaro, Marta Orlando, Luciana Passaro, Gilda Rotello

A cura di: Viviana Dinacci, Serena Scandellara

Periodo: 26/11/2009 - 29/11/2009

CAPO DI LUCCA
Via Capo di Lucca, 12a
Bologna

Orari: 26-29 novembre 2009 ore 16 - 22
Ingresso: giovedi 26/11Cena Creativa su prenotazione (30 euro). Venerdi - sabato - domenica ingresso gratuito

Riferimenti e Note:
Tel. 3381431667-3474632617

16 settembre 2009

Mostra Fotografica

18 SETTEMBRE
2009
StudiodazeglioART

Via D’Azeglio 5, ore 17.00

ESPERIENZE VISIVE/1
Glaucoma: visioni metaforiche
Fotografie Di Margherita Cecchini

Ricerca scientifica e arte visiva si incontrano allo Studio Oculistico D’Azeglio che inaugura, venerdì 18 settembre, la nuova veste di StudiodazeglioART. Ambulatorio oculistico da un lato e sala espositiva dall’altro, lo studio medico ha già ospitato “Sguardi di un altro mondo”, mostra dedicata alle missioni umanitarie svolte in Asia, Africa e Brasile dal 1999 al 2008 a cura di Umberto Ciceri. L’attività espositiva prosegue ora con “Esperienze visive”, un ciclo di mostre pensate per affiancare campagne di prevenzione mirate e raccontare la malattia dal punto di vista artistico.
Inaugura la serie, venerdì 18 settembre, “Esperienze visive/1 – Glaucoma: visioni metaforiche”, con le fotografie di Margherita Cecchini ad accompagnare il ciclo di screening gratuito per la prevenzione del glaucoma. La mostra sarà aperta dal 18 settembre fino al 19 ottobre negli orari dello Studio

Il glaucoma è una patologia cronica caratterizzata da un danno progressivo del nervo ottico che può portare ad una compromissione severa della vista. Se la diagnosi e la terapia vengono eseguite precocemente, il danno permanente può essere minimo. Tuttavia, una volta che il danno si è instaurato, non esistono cure per farlo regredire. Prima il glaucoma viene diagnosticato, maggiori sono le possibilità di preservare il nervo ottico e, di conseguenza, il campo visivo.
Per riprodurrre la visione distorta tipica della malattia, Margherita Cecchini ha usato la Holga, macchina low cost cinese diventata negli anni un vero e proprio oggetto di culto grazie a quell’affascinante effetto “sporco” in cui il difetto (scarsa illuminazione, vignettatura e sfocatura) diventa il valore aggiunto. Le immagini, dunque, si presentano “sbagliate” ad arte e montate in modo da riprodurre metaforicamente la visione bi-oculare dei due occhi malati.


MARGHERITA CECCHINI 

Nata a Imola il 24 settembre 1975, diplomata all’Istituto Europeo del Design, ha iniziato la sua attività come assistente per fotografi italiani e internazionali. Maturata una importante esperienza a New York nella stampa in bianco e nero, in Italia ha svolto la fotoreporter per un quotidiano locale, e lavorato come fotografa free-lance. Collabora attualmente con l’agenzia fotografica Kitao/Marka e con la Cineteca Comunale di Bologna. Parallelamente sviluppa progetti personali e mostre.


“Margherita cattura frammenti del mondo che la circonda, cogliendoli per le strade, nelle case, senza il bisogno di dover costruire qualche cosa in studio. Progetto istintivo mediato dalla capacità di cogliere la luce più appropriata che può cambiare una visione, la poetica delle cose di tutti i giorni stupendosi davanti ad un fico d’India. Nell’usare il negativo la fotografa accetta il rischio dell’errore, della casualità che può diventare elemento aggiuntivo del lavoro”.
Paola Naldi, giornalista di La Repubblica

“Margherita ha questo dono, di costruire (o di svegliare) l'anima delle cose e di chi guarda quelle cose, e ritrovarne segrete corrispondenze nel passato più remoto e di proiettarle in paesaggi troppo davanti a noi per poterli circoscrivere in una definizione. Margherita ha questo dono, di costruire (o di svegliare) l'anima delle cose e di chi guarda quelle cose, e ritrovarne segrete corrispondenze nel passato più remoto e di proiettarle in paesaggi troppo davanti a noi per poterli circoscrivere in una definizione ».
Sandro Toni, responsabile della Biblioteca di Cinema e Fotografia della Cineteca

STUDIO OCULISTICO D'AZEGLIO 
(DOTT. PIERO BARBONI, DOTT. GIACOMO SAVINI, DOTT. MICHELE CARBONELLI)
Lo Studio Oculistico d’Azeglio è un centro privato che nasce dalla volontà di offrire in un ambiente professionale e confortevole le soluzioni più all’avanguardia per la diagnosi, prevenzione e terapia delle patologie oculari. Il lavoro e la ricerca svolti nel corso degli anni sono stati riconosciuti a livello internazionale grazie alla pubblicazione di articoli sulle più importanti riviste oculistiche americane ed europee ed all’organizzazione di corsi in Italia ed all’estero. Lo studio collabora con importanti centri oftalmologici esteri, quali il Bascom Palmer Eye Institute di Miami, il Doheny Eye Institute di Los Angeles e la University of California di Los Angeles.
Studio Oculistico d'Azeglio
via d'Azeglio, 5
40123 Bologna, Italy
Phone +39.051.6493203
Fax +39.051.2918667
studiodazeglio.it



11 giugno 2009

Mostra




Dopo il successo a Modena, la mostra si sposta a Bologna nel negozio FABRICA, Strada Maggiore 7/e. Inaugurazione martedì 16, dalle 18

26 maggio 2009

mostra fotografica


Lomography e Colette sono orgogliosi di presentare: “Through a woman’s lens, selected dianalogues Part 1“ una interessante panoramica sulle prospettive del mondo femminile. La mostra ospitata presso il negozio E35 di Modena presenta una raffinata selezione di immagini scattate con la macchina fotografica Diana da dieci fotografe selezionate da Colette, la nota boutique parigina conosciuta per definire i trends a livello mondiale.
Margherita Cecchini è l'unica italiana selezionata per questo evento e contribuisce con una personale mostra di undici soggetti.
Nata a Imola il 24.09.1975, diplomata presso l’Istituto Europeo del Design, ha iniziato la sua attività come assistente per fotografi italiani e internazionali. Maturata una importante esperienza a New York nella stampa in bianco e nero, in Italia ha svolto la fotoreporter per un quotidiano locale, e lavorato come fotografa free-lance. Collabora attualmente con l’agenzia fotografica Kitao/Marka e con la Cineteca Comunale di Bologna. Parallelamente sviluppa progetti personali e mostre.

"C'è qualcosa di profondamente fragile e inquietante nelle foto di Margherita Cecchini, qualcosa di così moderno e nello stesso tempo remoto che impedisce a chi guarda di sottrarsi alla domanda: 'dove mi portano queste foto, e perché sento di inoltrarmi in regioni sconosciute che tuttavia mi parlano delle mie origini?'.Credo che sia tutto qui il segreto di Margherita Cecchini, in questo rischio che corre di mostrarsi indifesa nel momento della partenza, quando presenta gli oggetti più quotidiani, le persone più banali, le situazioni più scontate nella loro realtà meno orgogliosa, senza abbellimenti tecnici o aiuti implorati alla luce e all'ombra. Le cose sono lì, e basta. Ma qui comincia il viaggio, poiché tra me e quelle cose si stabilisce un legame che non è di comunicazione ma di partecipazione: quelle cose, quelle persone, quelle situazioni, mi riguardano, parlano di me, con gesti lenti, con accenti minimi, che oscillano appena al tocco dello sguardo."
Sandro Toni, responsabile della Biblioteca di Cinema e Fotografia della Cineteca di Bologna

INFO
info@e35.it - margherita.cecchini@gmail.com
www.e35.it - http://margherita.cecchini.blogspot.com

http://www.lomography.com/magazine/events/2009/05/25/through-a-womans-lens-selected-dianalogues-in-modena-e35
www.lomography.com

Le immagini in mostra sono raccolte nell’omonimo libro“Through a woman’s lens, selected dianalogues Part 1“ disponibile per la vendita da E 35 (Modena) con lal’edizione speciale e limitata della Diana Colette camera.

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